Pensieri liquidi.

Va bene, un piccolo strappo alla regola: oggi sono tornata sul luogo del delitto. Oggi, primo giorno di riabilitazione, sono dovuta tornare in piscina. Non esattamente quella dove tutto è cominciato, ma mi dovuta rimettere il costume, le infradito, la cuffia e mi sono reimmersa in quel liquido trasparente che comunemente chiamiamo acqua. Prima un po’ di paura. Poi è stato come diventare senza peso, come un’astronauta sulla luna. Mi sono sentita lieve e forte al tempo stesso. Mi sono sentita bene e mi è sembrato piano piano di ricominciare. E ho rivisto nella mia testa Olivia in piscina, adesso, quando era più piccola e si attaccava a me come una cozza, ma si buttava sotto con la bocca chiusa e gli occhi aperti, tutto il bello e il brutto che mi porterò sempre dietro insieme a questa acqua ferma, placida, apparentemente innocua, a volte traditrice. Non so ancora se il prossimo anno riuscirò ancora ad accompagnare Olivia in piscina come ho sempre fatto. Ma guardando queste foto (Olivia aveva poco più di un anno), gli occhi che ha quando salta e si tuffa, tutta la gioia e le risate, so che mi costringerò a farlo, e semmai i miei pensieri dovessero tornare indietro, cercherò di scacciarli con la forza della volontà, con l’amore di mamma.