
Ad un passo, anzi a poche ore, ormai, dalla fine di questo 2012, mi viene da guardarmi indietro e rivedere, con occhi nuovi e diversi, questi giorni passati. Cosa è successo in questo anno?
Prime volte, la prima scuola (materna) di Olivia, le sue prime maestre, i suoi primi passi verso l’indipendenza, anche il suo primo Natale vissuto consapevolmente. Il Calendario dell'Avvento. I regali portati da Babbo Natale nella notte e scartati il 25 mattina, in pigiama, come quando ero una bambina. Lo stesso stupore.
I suoi nuovi amici e il suo fidanzato di sempre.
I 40 anni delle mie amiche.
I bambini nati in questo anno e quelli che hanno un anno in più.
L’anno che ho iniziato il blog, l’anno in cui sono iniziati i nostri workshop, del cucito e del ricamo, i miei primi lavoretti e la mia grande soddisfazione, le cose che ho imparato e mi hanno fatto crescere.
Le persone che ho imparato e mi hanno fatto bene, ma anche quando mi sono guardata dal di fuori, con gli occhi degli altri, e talvolta non ho visto una bella persona.
Il mio femore rotto e tutti i giorni che sono venuti dopo. La paura, la fatica, il tempo interminabile. Le vacanze che non ho fatto, i posti che non ho esplorato.
Il mio Marco che c’è sempre quando c’è bisogno.
La famiglia: quella d’origine, quella che ci costruiamo, quella d’elezione, quella allargata. Il Natale mi ha portato quest’anno spesso a riflettere sul suo significato.
C’è chi dice: quella che ti aiuta a capire chi sei, che ti fa capire quando sbagli, quella con cui condividere, quella che c’è e basta. Qualcuno su cui sai che puoi sempre contare.
C’è chi dice che si deve lavorare anche sui rapporti che apparentemente dovrebbero stare in piedi da soli, chi invece preferisce (o è costretto) a “scegliere e a farsi” la sua.
Qualche volte si può venire delusi, altre volte traditi. A volte bastano poche parole, un sorriso per capirsi. E basta.
Ognuno trova la sua strada per crescere, sopravvivere, credere in se stesso e coltivare la sua autostima, nonostante e/o grazie alla sua famiglia. Ognuno il suo cammino.
A me basta guardare Olivia mentre sorride felice per sapere che, almeno una volta, anch'io ho fatto una cosa buona.
Buon nuovo anno a tutti!
